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sabato 26 luglio 2014

Cronache dalla sonda Rosetta: la cometa si avvicina

(Immagine presa da Media INAF)
La sonda Rosetta si trova ormai a poche migliaia di chilometri dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il 6 Agosto verrà,infine, festeggiato l'arrivo all'orbita della cometa. Inoltre grazie alle prime immagini di OSIRIS, uno strumento scientifico ad immagini che si trova a bordo della sonda Rosetta, possiamo finalmente vedere le strutture della superficie della cometa. La risoluzione dell'immagine è di circa 100 metri per pixel, ma possiamo già notare che la zona centrale della cometa appare più brillante rispetto al resto del corpo celeste (fare riferimento all'immagine sottostante).

In questa immagine si può notare la cometa fotografata da una distanza
di 5500 km. Le immagini sono state scattate con una distanza di 2 ore ad
una risoluzione di circa 100 m per pixel.
(Immagine presa da Media INAF)

Nell'immagine soprastante si può anche notare che la cometa è composta da due parti: una parte più piccola e una più grossa, collegate entrambi da una parte centrale. <<L'unica cosa che sappiamo per certo al momento è che la regione del "collo" (la zona centrale) appare più brillante del resto del nucleo>> dice Holger Sierks del Max Planck Institute for Solar System Research, in Germania.

Anche se le immagini sono state scattate da una distanza di 5500 km e la risoluzione è piuttosto bassa, i primi dati ricordano un'altra cometa: la 103P/Hartley, la quale fu osservata nel 2010 dalla missione EPOXI della NASA. In poche parole, la cometa presentava una superficie ruvida: ma la parte centrale, contrariamente, si dimostrava più levigata. I ricercatori che questo sia dovuto ad un effetto gravitazionale: poiché al centro risiede il centro di massa dell'intera cometa, è molto probabile che una porzione di materiale che non riesce ad uscire dal campo gravitazionale della cometa si depositi in quella regione.

Un altra ipotesi che potrebbe spiegare la maggiore luminosità della regione centrale della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko consiste nella differenza di composizione. Nelle prossime settimane il team di OSIRIS analizzerà dei dati spettrali per ricercare indicazioni più precise riguardo i materiali che compongono la parte centrale della cometa. Inoltre, continueranno a lavorare sull'immagine tridimensionale della cometa per permettere di ottenere una forma più dettagliata del corpo celeste.

Fonte testi e immagini:Media INAF

Orione2000